Probabilmente l’inviato del New York Times, Seth Sherwood, non si sarebbe mai immaginato che la trentaduesima località consigliata come posto da visitare nel nuovo anno, si sarebbe trovata in Tunisia, dove agli inizi del 2011 è scoppiata una violenta rivolta popolare. Purtroppo non è più un luogo di villeggiatura molto consigliato, però intanto scopriamolo per gli anni a seguire.
A causa del continuo crescere del turismo di massa a Marrakesh, la “perla del sud” nel nordafrica, l’alternativa più credibile sembra essere Tozeur definita la “gemma del deserto“. Rispetto alla cugina marocchina, la cittadina tunisina è più piccola, più tranquilla, più remota e per ora poco conosciuta dalla maggior parte dei turisti, che vi soggiornano principalmente una notte, per poi proseguire nei tour nel deserto.
Situata in un’oasi di palme da dattero, in questa cittadina di origini romane, prevale ancora uno stile di vita tradizionale dove le case sono costruite in mattoni color ocra, il mercatino è il classico souk arabo e lo zoo è composto dai tipici animali del deserto. In questo posto regna la tranquillità, non vi sono eventi glamour, manifestazioni importanti o eventi di grande calibro; le strade si animano solamente una volta all’anno per l’Oasis festival dove si festeggia con danze e musiche tradizionali.
Per i fan più sfegatati di Star Wars, a Tozeur è possibile visitare il lago salato prosciugato, dove tra le dune, sono state girate alcune scena della trilogia. Per un’esperienza più intensa nel deserto, i visitatori di Tozeur, possono soggiornare nell’hotel Dar Hi di Nefta. Progettato da Matali Crasset, il piccolo hotel eco-compatibile, ha un hamman segreto, alimentato da sorgenti sotterranee.