Il 5 luglio inizia la quinta tappa, dopo aver fatto una sana e buona colazione, ci siamo diretti a Capo Caccia a visitare le Grotte di Nettuno, che prendono il nome della divinità del mare.
Per visitarle si può prenotare il viaggio in barca partendo da Alghero o da Cala Dragunara, dove siamo partiti noi; oppure ci si può mettere in “marcia” e raggiungerle a piedi affrontando una bella scalinata, detta “La scalinata del capriolo”, di ben 654 scalini. Per gli amanti della fatica è meglio la scalinata, meno gente e meno spesa.
Le grotte sono molto interessanti da vedere, infatti dall’alto del promontorio di Capo Caccia si può ammirare uno splendido paesaggio.
Dopo la visita ci siamo rimessi on-the-road e siamo passati per Alghero, dove c’è una spiaggia che costeggia la strada. Questa spiaggia era piatta e piena di gente, però a noi non è piaciuta e proseguendo, in ogni piazzola di sosta abbiamo trovato molta immondizia.
L’incontro con questa inciviltà e degrado ci ha delusi abbastanza, ma per fortuna abbiamo potuto riprendere entusiasmo contemplando la bellissima costa di Bosa, che con le sue scogliere a picco, il suo paesaggio spettacolare e avvistando i grifoni che la popolano; ci ha fatto tornare il buon umore e la nostra voglia di viaggiare.
Alla sera ci siamo fermati in un parcheggio per camper con tutti i servizi in località “Torre Argentina” a 7 km da Bosa, un posto da 10 e lode. Il nostro camper era parcheggiato sopra una scogliera con vista mare, attorniati da un paesaggio lunare dovuto alle varie formazioni delle rocce completamente lisce. L’acqua era come sempre limpidissima ed è stato stupendo poter camminare su queste rocce in mezzo al mare.
Sopra un piccolo promontorio da dove si poteva ammirare il magnifico paesaggio, c’era l’immancabile torre saracena.
La nostra tappa si è conclusa con un sonno rilassante, condito dal fantastico fruscio delle onde del mare.