Chi non è mai stato in Sardegna, potrebbe commettere l’errore di considerare questa terra una semplice isola. In realtà dopo esserci stati una prima volta, si può considerare un vero e proprio (e piccolo) continente, con la sua affascinante e misteriosa storia, che ancora oggi è per lo più sconosciuta.
Un viaggio in Sardegna può accontentare praticamente ogni viaggiatore, da quello che vuole restare in un villaggio turistico a quello a cui piace esplorare il territorio. Noi siamo principalmente dei viaggiatori del secondo tipo e la Sardegna è sicuramente una meta che nei nostri viaggi ci ha letteralmente conquistati (dalle spiagge all’entroterra).
In questo articolo proponiamo un itinerario di viaggio di 4 giorni. La location di partenza è l’aeroporto di Cagliari, dove si può noleggiare l’auto con Rentagile e iniziare la scoperta del piccolo continente.
Giorno 1: Chia
Dopo aver preso a noleggio l’auto, si può iniziare il proprio viaggio mettendo come prima destinazione la località Tuerredda a circa 1 ora di strada dall’aeroporto.
La Sardegna è nota per le sue spiagge e Tuerredda si è classificata tra le spiagge più consigliate dai blogger di tutto il mondo. La spiaggia si presenta con sabbia bianca e acqua cristallina. Per evitare di trovarla troppo affollata, si potrebbe visitare nelle prime settimane di settembre o nelle prime di giugno.
Qui, come in tutta la Sardegna, è veramente obbligatorio fare snorkeling con maschera e boccaglio (chi vuole fare meno fatica, può indossare anche le pinne) per esplorare i fondali marini e la fauna ittica che li abita.
Per pernottare, si può trovare una sistemazione vicino Cagliari, come per esempio ad Assemini. Infatti da qui si è a circa un’ora di strada dalle due punte a sud della Sardegna.
Giorno 2: Villasimius
Il secondo giorno si può iniziare alla grande visitando la Spiaggia del Giunco. Anche qui si può godere di una spiaggia di sabbia bianca senza confini, dove l’acqua è trasparente e cristallina.
Immersioni subacquee
In questa seconda giornata, si può sperimentare una nuova esperienza oltre alla classica giornata al mare; si può sfruttare l’acqua cristallina della Sardegna per immergersi con le bombole (ovviamente seguiti da degli istruttori grazie ad Airsub).
Dopo una breve introduzione alle istruzioni, ci si immerge nelle acque dell’area marina protetta per vivere un’esperienza indimenticabile. In questa esperienza si arrivano a toccare 6-7 metri di profondità per ammirare la vita sott’acqua.
Airsub offre tutto: dall’attrezzatura alle istruzioni, per rendere questa esperienza fantastica, ma soprattutto sicura.
Giorno 3: una pausa dalle spiagge
Abbiamo iniziato questa giornata esplorando le grotte di Su Mannau, una delle più antiche grotte della Sardegna (consiglio di vedere gli orari di apertura della grotta nel sito ufficiale). La storia racconta che lì viveva un orco che con le sue lacrime ha creato queste formazioni e gli stagni all’interno delle grotte.
C’è anche un simbolo di adorazione della dea dell’acqua e lampade ad olio conservate fino ad oggi. Le caratteristiche più sorprendenti delle grotte sono le stalagmiti e le stalattiti che crescono di 2-3 cm in milioni di anni. Una di esse è lunga 3 metri, a indicare quanto siano antiche queste grotte.
C’è anche uno stagno chiamato Stenasellus che prende il nome da un pesce trasparente che si trova solo qui. Nel corso dei secoli, i pesci di recente evoluzione sono più adattabili alla temperatura e all’umidità delle grotte e sono molto ben conservati.
Il tour è in italiano e dura quasi un’ora.
Cala Domestica
A poco più di mezz’ora di strada dalla Grotta di Su Mannau si può raggiungere la famosa Cala Domestica: una delle spiagge più popolari e raccomandate da molti blogger.
Sospesa tra due montagne, la spiaggia offre la vista di un paesaggio caratteristico. Anche in questa spiaggia si può apprezzare la sabbia soffice e l’acqua trasparente. È sempre una buona idea portarsi il costume, perché in Sardegna ci si può sempre imbattere in una spiaggia o una caletta dove fare il bagno.
La giornata si può concludere con una cenetta nel capoluogo della Sardegna: Cagliari. Qui si possono degustare sia piatti a base di pesce che provengono dalla costa, oppure piatti a base di carne con le materie prime che provengono dall’entroterra sardo.
Giorno 4: alla scoperta della storia mineraria della Sardegna
Nell’ultimo giorno in Sardegna, consiglio di visitare prima il Museo del Carbone (la grande miniera di carbone di Serbariu a Carbonia, www.museodelcarbone.it) che permette di entrare negli inferi della terra e percepire quanto dura fosse la vita per i minatori.
Dopodiché per restare in tema, si può andare a vedere Porto Flavia, una miniera a picco sul mare nella costa occidentale della Sardegna.
Come detto in apertura, la Sardegna è un vero e proprio continente che va esplorato. Non ci sono solo spiagge fantastiche, ma anche luoghi molto interessanti da vedere per capire come si è svolta la vita nel tempo nei diversi territori.