Nella ventiduesima posizione dei 41 luoghi da visitare nel 2011 stilata dal New York Times, Ondine Cohane ci porta alla scoperta della Fogo Island in Canada, ritenuta dalla giornalista: una colonia sperduta delle arti.
Questa remota isola situata al largo della costa di Terranova, costituita da una popolazione di appena 3.000 abitanti in continua diminuzione, non può essere considerata, per ovvi motivi, un grande ed importante centro culturale in fermento. Tuttavia a breve potrebbe diventarlo, grazie agli sforzi profusi da Zita Cobb, una residente locale e da Todd Saunders un architetto canadese. Insieme, questi due creativi, grazie anche a dei finanziamenti governativi, stanno riqualificando il territorio in maniera eco-sostenibile. Con la creazione della Fogo Island Arts Corporation, Zita e Todd hanno iniziato a ristrutturare le vecchie case e chiese dell’isola in modo da rappresentare in maniera alternativa i paesaggi incontaminati dell’isola.
Queste strutture riqualificate affacciate sull’oceano, hanno l’obiettivo di diventare i luoghi dove cogliere l’ispirazione per meditare, suonare, scrivere e dipingere e se due edifici sono già stati completati, ben altri quattro saranno svelati al pubblico nel giugno 2011.
Per merito di questa iniziativa, sembra che l’isola possa iniziare a contare su un discreto flusso turistico rappresentato da giovani artisti e scrittori. Perciò se la scarsa capacità ricettiva non sembrava essere un problema, con l’incremento del flusso turistico è prevista anche l’apertura di un nuovo residence composto da ben 29 stanze, che verrà inaugurato dalla fondazione il prossimo anno. Perciò se quest’anno la vostra meta sarà la Fogo Island, potrete soggiornare nei rustici e caratteristici Bed and Breakfast dell’isola.