Molto probabilmente la tua risposta alla mia domanda: “Conosci la cittadina medievale di Sarlat?” si conclude con una risposta tutt’altro che affermativa, poiché questo paese medievale si trova nell’entroterra francese a circa 800km dal confine italiano. Una meta non troppo comoda se si vuole raggiungere in un week-end, ma un’ottima tappa intermedia se si prevede un viaggio on-the-road alla scoperta del Périgord Nero.
Sarlat, o per meglio dire Sarlat-la-Canéda, è un paesotto di abitato da circa 10.000 persone, che si è sviluppato in età medievale nei pressi di un’abbazia benedettina di origine carolingia. Nel febbraio 2002 l’antica cittadina di Sarlat è stata proposta dal ministero francese come patrimonio dell’umanità UNESCO.
Questa candidatura è stata avanzata, poiché la municipalità di Sarlat è stata protagonista di un progetto pilota, negli anni ’60, per la salvaguardia degli antichi centri storici, conservando tutti e 77 i suoi monumenti su un territorio di 11 ettari. Di pari passo con questo slancio per la salvaguardia degli edifici storici, vi è stata una politica volta a prevenire lo spopolamento della città, promuovendo eventi culturali come il festival teatrale.
Proprio grazie a questa politica sul restauro e sulla salvaguardia degli edifici storici, addentrarsi tra i vicoli di Sarlat significa passeggiare fuori dal tempo, ammirando più di mille anni di architettura, dove i muri delle case sono di pietra e i tetti sono di ardesia. Nel centro storico si possono apprezzare palazzi gotici o rinascimentali, mentre da non perdere è il mercato del sabato, particolarmente pittoresco e animato.
Essendo diventata una cittadina a vocazione turistica, non risulta particolarmente difficile trovare degli hotels in Sarlat, tuttavia conviene sempre prenotare con anticipo per evitare di trovarsi senza un letto su cui dormire, soprattutto a metà gennaio, quando si svolge la festa del tartufo, oppure a inizio marzo quando vi è la Sarlat Fest’Oie dove è obbligatorio degustare la foie gras (il “fegato grasso” d’oca), ovvero una specialità culinaria della regione.
Sempre in ambito enogastronomico, durante il “banchetto” della Sarlat Fest’Oie (la festa dell’oca), che accoglie oltre 800 commensali, si potranno assaggiare i grillons (patè d’oca condito con il grasso), il collo farcito, il magret (petto d’oca), le aiguillettes (straccetti d’oca), il civet (stufato con cipolla) e il pot au feu (bollito di anatra).
Come avrai capito, Sarlat è un’ottima meta per un viaggio nell’entroterra francese, il consiglio che posso darti, è quello di “capitarci” a inizio marzo per degustare le prelibatezze tipiche della regione durante la Sarlat Fest’Oie e anche per vedere la parata delle oche, ovvero stormi di oche che vengono fatte passeggiare per il centro medievale.