Dopo aver visitato per la seconda volta il continente asiatico, torniamo in Europa, in trentaseiesima posizione troviamo il Kosovo che viene descritto da Seth Sherwood, come un luogo dove si trovano montagne, architettura medievale ed una inaspettata vita notturna.
Poco più di un decennio fa, questa enclave albanese era una travagliata provincia della Serbia. L’esercito serbo guidato da Slobodan Milosevic, distrusse centinaia di città ed uccise migliaia di persone intente nell’ottenere la loro indipendenza.
Nonostante l’intervento della NATO, che pose fine al combattimento, ancora oggi, ogni tanto, si verificano degli scontri a fuoco. Con la dichiarazione d’indipendenza nel 2008, il Kosovo sta cercando di risorgere dalle ceneri e voltare pagina. Infatti a dispetto di tutti i problemi infrastrutturali e sociali, sono previsti ingenti investimenti per promuovere il settore turistico, grazie alla costruzione di autostrade ed alla ristrutturazione e privatizzazione di numerosi hotel che prima erano di proprietà del governo.
Oggi la rinascita turistica non sembra più un miraggio, dato che grazie alla nomina di molti siti come patrimoni Unesco e all’apertura di corrieri aerei europei come EasyJet, l’interesse per questo territorio è aumentato.
Per gli amanti della natura selvaggia, il Kosovo è in grado di offrire affascinanti montagne e foreste di pini sulle quali avventurarsi. Inoltre essendo lo stato più giovane dell’Europa, con metà della popolazione sotto i 25 anni, in tutto il paese, ma soprattutto nella capitale Pristina ci si può immergere in una frizzante vita notturna costituita da club, bar e ristoranti. Infine il punto di forza di questo paese sono i resti del passato ottomano, che può contare attrazioni molto
interessanti per i turisti, come la chiesa ortodossa serba, la città di Peja dove si trova il patriarcato di Pec, un complesso di chiese medievali che si affacciano su una gola frastagliata ed il monastero dei decani, all’interno del quale si possono ammirare delle vivide scene bibliche.