In trentasettesima posizione nella classifica dei 41 luoghi da visitare nel 2011 stilata dal New York Times, scopriamo insieme a Dan Levin: Pingyao, la città cinese dove l’architettura Ming è rimasta intatta.
Mentre in Cina era in atto la modernizzazione, con l’adeguamento di tutte le città, Pingyao, situata nella regione dello Shanxi, ricca soprattutto per le risorse minerarie; è rimasta inalterata, conservando tutto il fascino dell’architettura tradizionale Ming, dei negozi di incenso e delle case a corte del diciannovesimo secolo, racchiuse nelle mura alte 10 metri. Grazie a questo suo fascino ed alla tradizione inalterata, Pingyao è stata nominata nel 1997 patrimonio mondiale dell’Unesco, che le ha garantito una certa fama in grado di attirare turisti cinesi e stranieri.
Oltre al fascino architettonico, Pingyao sta diventando pian piano popolare anche grazie alla sua storia. Il festival annuale di fotografia, che si svolge a fine estate, ha attirato appassionati e professionisti di tutto il mondo per oltre un decennio.
Per andare incontro alle esigenze dei turisti sempre più presenti, nel 2009 è stato inaugurato il primo hotel botique della città, il Jing’s Residence, membro del Relais & Chateaux, che è stato ricavato restaurando un’ampia casa cortile risalente alla dinastia Qing di oltre 200 anni fa.