Il 2020 è stato un anno particolarmente pesante per le attività turistiche. La pandemia globale da COVID-19 ha bloccato molte attività, che si sono ritrovate a ri-organizzare all’ultimo minuto la stagione turistica rimanente.
Allo stesso modo i viaggiatori si sono mossi con estrema cautela, evitando di fare prenotazioni troppo anticipate e scegliendo mete last-minute. Non a caso una delle mete preferite durante il periodo di Ferragosto è stata la montagna, che ha ospitato l’esodo di migliaia di persone.
Probabilmente una scelta dettata dal fatto che la montagna offre ampi spazi e garantisce un buon distanziamento interpersonale (come richiesto dalle norme anti COVID-19 dettate dal comitato tecnico scientifico e dal governo), ma che non era pronta ad accogliere il turismo di massa che solitamente viaggia all’estero o che affolla i litorali italiani.
Ecco quindi che si sono formati degli assembramenti e incolonnamenti umani lungo i sentieri e i passi alpini. Assembramenti poco sani per la montagna e per tutto il suo ecosistema, che in qualche modo andrebbero regolati anche per il fatto che molte persone non sono preparate per affrontare passeggiate a piedi o con le bici elettriche lungo i percorsi sconnessi.
Sport in vacanza
Anche lo sport durante le vacanze ha subito un arresto. Infatti sono stati annullati molti eventi sportivi che si tenevano tradizionalmente durante il periodo vacanziero nelle località turistiche. Questo a causa delle nuove e onerose responsabilità che si devono accollare gli organizzatori di queste manifestazioni.
Il calendario trail ha visto diminuire significativamente il numero di gare di corsa in montagna che offrivano programmi adatti a tutti: dai veterani ai novizi di questa affascinante disciplina.
Ma allo stesso modo anche l’arrampicata ha subito un forte freno allo svolgimento delle sue attività, con nuove regole e restrizioni.
Un po’ meglio vanno i ciclisti che vogliono scalare le mitiche cime alpine, anche se devono convivere con un maggior flusso di auto che transitano per queste tortuose strade. Più pericolose le e-bike per i neofiti delle due ruote grasse elettriche che riescono a salire agevolmente lungo i pendii sterrati, ma che possono trovare alquanto difficili e pericolose le relative discese.
Molto meglio chi ha scelto sport acquatici dove è richiesta una maggiore preparazione e attrezzatura, come possono essere il surf, wind-surf, kite-surf, o l’apnea e le immersioni subacquee.
Come per il turismo, anche lo sport in vacanza ai tempi del COVID-19 ha i suoi alti e bassi. Per esempio chi noleggia bici a pedalata assistita sarà sicuramente felice di come è andata quest’ultima parte della stagione, un po’ meno felici i veterani della montagna che hanno visto un affollamento significativo e talvolta pericoloso.
Lo sport dopo le vacanze
Solitamente quando le vacanze stanno giungendo al termine, nascono i buoni propositi e le buone intenzioni per l’anno successivo. Ci si mette a dieta, ci si iscrive in palestra e ci si guarda attorno per coltivare una nuova passione nata proprio in vacanza.
Solitamente a settembre è la ripresa dello sport in Italia. Settembre è il mese in cui le palestre vedono il tutto esaurito e hanno avvio le iscrizioni presso le diverse associazioni sportive. Ma in questo 2020 cosa succederà?
I regolamenti post COVID-19 sono abbastanza ferrei, per esempio con limitazioni alla doccia o all’accesso degli spogliatoi nelle palestre.
Il consiglio può essere quello di proseguire il proprio allenamento con lo sport scoperto in vacanza. Magari visto che molti sono stati in montagna, potrebbe essere sensato partecipare a dei corsi di nordic walking così da farsi trovare più preparati nel 2021 e apprezzare sotto tutti i punti di vista l’ambiente alpino.
Magari per evitare di trovarsi in mezzo agli assembramenti, si può provare a seguire un corso per imparare a immergersi con le bombole. Magari nelle vacanze 2021 si potranno esplorare i fondali marini senza dover stare in coda ammassati con le altre persone.