Tra le più comuni cause che possono far ritardare il decollo di un aereo in Cina, vi sono il cattivo tempo, i cieli affollati, le esercitazioni militari e da martedì 27 giugno 2017, si aggiunge alla lista anche il lancio delle monetine dentro la turbina dell’aereo.
Infatti su segnalazione dei pochi passeggeri che dovevano ancora imbarcarsi nel volo CZ380, operato dalla compagnia aerea China Southern Airlines, gli agenti di sicurezza dell’aeroporto di Shanghai-Pudong hanno fermato una “simpatica” nonnina con 80 primavere alle spalle, per aver lanciato nove monetine nella turbina dell’aereo prima di salirci a bordo.
Non si tratta di un attentato terroristico suicida, o di una protesta di qualche tipo, ma di un rito scaramantico per garantire una maggiore sicurezza a tutti i passeggeri che si accingevano a volare da Shanghai a Guangzhou.
Secondo quanto riferito dalla polizia locale, l’anziana signora, di cognome Qiu, non ha precedenti penali o problemi mentali, è solamente una devota buddhista che, molto probabilmente, ha scambiato la turbina dell’aereo per una Saisen Box, ovvero una buca per le offerte (solitamente presente nei templi buddhisti o nei santuari Shinto) dove si tirano le monete e poi si battono due volte le mani per attirare l’attenzione dei Kami (leggi qui la piccola guida allo Scintoismo).
Più di 5 ore di ritardo
Il lancio delle monetine nella turbina dell’aereo, fortunatamente non ha causato gravi conseguenze in volo, poiché prima del decollo, gli addetti alla sicurezza hanno effettuato un’accurata ispezione, che ha fatto ritardare il volo di oltre 5 ore.
Il decollo doveva avvenire alle 12.40 di martedì pomeriggio, ma dopo l’ispezione, l’aereo ha potuto decollare solamente alle 18.16 ritardando così di oltre cinque ore l’arrivo a Guangzhou.
Al termine dell’ispezione, sono state ritrovate 9 monetine per un totale di 1,7 Yuan (circa 22 centesimi di Euro), 8 di queste erano finite per terra, nei pressi del motore, mentre una monetina era proprio entrata nella turbina dell’aereo. I media locali hanno stimato che il costo dell’ispezione e il ritardo accumulato, possano ammontare a qualche migliaia di Euro.
Nonostante sia previsto il carcere per un comportamento di questo tipo, l’ottuagenaria passeggera, vista l’età avanza, se l’è cavata con una ramanzina da parte della polizia e molto probabilmente, con qualche improperio da parte di più di uno degli altri 150 passeggeri del suo volo.