Negli ultimi due anni, con la crescente popolarità di Greta Thunberg e del suo messaggio riguardante l’impatto dell’uomo sull’ambiente, è aumentata anche la consapevolezza di quali comportamenti sarebbero da evitare e quali da prediligere, se si vuole dare il proprio contributo per ridurre l’inquinamento.
Infatti la tematica del surriscaldamento globale va affrontata facendo scelte responsabili sotto diversi punti di vista: dai piccoli comportamenti che si compiono tutti i giorni, agli eventi straordinari che si affrontano una volta ogni tanto.
Purtroppo per noi appassionati di viaggi, anche viaggiare è un comportamento che potrebbe “far male” al nostro pianeta. Se pensiamo alle emissioni di CO2 emesse per passeggero quando si sceglie l’aereo, il conto sale in maniera esponenziale.
Per esempio per un viaggio Roma Londra andata e ritorno, le emissioni per il volo sarebbero di circa 350kg di CO2. Al contrario, se si decidesse di scegliere il treno come mezzo di trasporto, la somma totale delle emissioni si fermerebbe a 52kg di CO2.
Cambiare le abitudini
Come possiamo intuire, se vogliamo bene al nostro pianeta, dobbiamo cambiare le nostre abitudini e fare scelte più responsabili scegliendo comportamenti che hanno un minor impatto ambientale.
Con i viaggi dovremmo imparare a usare mezzi di trasporto alternativi. Nell’esempio precedente, posso capire che il tempo per fare Roma-Londra sia significativamente differente tra aereo e treno. Ma il percorso che intercorre tra Roma e Londra non potrebbe essere definito parte del viaggio?
Invece di vedere dall’alto le sagome del continente, impariamo a toccare con mano e a conoscere chi e cosa c’è tra il punto di partenza e il punto di arrivo. Si andrebbe a riscoprire la vera natura del viaggio, un’avventura per conoscere nuove persone e nuovi orizzonti.
Non solo con i viaggi
Ovviamente la mentalità va cambiata sotto molteplici punti di vista. Per esempio con le buste di plastica della spesa: impariamo a scegliere buste riutilizzabili. Impariamo a fare qualche passeggiata in più lasciando in garage la macchina.
Ora che siamo alla vigilia del periodo natalizio, impariamo a fare regali utili e magari eco-sostenibili. Evitiamo di farci prendere dalla foga dei black friday, cyber monday, prime day in cui si comprano tante cineserie inutili che vengono buttate via o accantonate dopo poco tempo. Oltre allo spreco della produzione, anche il trasporto incide sull’impatto ambientale.
Chi è in procinto di sposarsi, può fare una scelta veramente rivoluzionaria: scegliere un diamante “coltivato in laboratorio”. Ovvero quei diamanti sintetici che non hanno nulla da invidiare ai diamanti naturali, dato che sono realizzati (in laboratorio) con una pressione molto alta ed una temperatura molto elevata, come in natura.
I diamanti artificiali hanno le stesse caratteristiche di quelli naturali, con il vantaggio che non devono essere estratti, perciò non vanno a incidere sullo sfruttamento del territorio e delle persone, garantendo un minor impatto ambientale. Anche quelli artificiali, come quelli naturali, vengono certificati dagli enti certificatori come l’IGI (International Gemological Institute).
Inoltre il prezzo di un diamante artificiale è accessibile a un più vasto pubblico. Per esempio su Madestones hai la possibilità di trovare diamante sintetici di ogni caratura e colore, con la possibilità di farlo creare con la forma che vuoi tu.
Torniamo in simbiosi con il pianeta
L’umanità ha vissuto un periodo buio in cui ha pensato solamente a sfruttare il pianeta. Impariamo a tornare a vivere in simbiosi con la nostra terra, in cui sia l’umanità, sia la natura traggano un mutuo beneficio da questa convivenza.
Altrimenti non solo rischiamo di distruggere il pianeta, ma con esso, anche noi stessi.