Dopo una bella dormita rigenerante, che ci ha fatto passare la stanchezza accumulata nell’attraversata della notte precedente, a mattinata inoltrata di venerdì 10 agosto 2012, ci mettiamo in moto, destinazione: Húsavík.
Húsavík è un piccolo villaggio che vive di pesca e oggi anche di turismo, dove si trova un interessantissimo museo dei cetacei.
Dopo una breve passeggiata per il paese, visitiamo il museo e successivamente decidiamo di partecipare a un particolare safari marino.
Andiamo a “caccia” di balene, non quella che uccide i cetacei, ma la caccia fotografica, con istantanee che mostreremo ai nostri figli increduli.
Non a caso Húsavík è considerata la “capitale mondiale del whalewatching“.
Saliamo a bordo di una tipica imbarcazione islandese e a poca distanza dal fiordo abbiamo ammirato enormi cetacei passarci a fianco, siamo riusciti a immortalare i loro sbuffi e le loro grandi code che si innalzavano al momento dell’immersione.
Un’emozione forte e indescrivibile poter navigare a pochi metri da questi giganti del mare. Ma le sorprese non erano finite. Dopo ben due ore di navigazione, ci sono state offerte cioccolate calde e ciambelle, che abbiamo accettato con immenso piacere.
Nel tardo pomeriggio siamo arrivato al campeggio sul lago Mývatn. Qui il sole tramonta verso mezzanotte e descrivere il cielo con tutta la sua gamma di colori è davvero difficile, reso ancora più surreale dall’ambiente vulcanico.
Con questo splendido panorama ci addormentiamo e ci appaiono in sonno le balene incontrate durante il giorno.