Lo scorso Natale ho ricevuto come regalo un week end lungo, nella meravigliosa “ville Lumière” da parte del mio compagno, che avendo viaggiato spesso con Air France per lavoro, aveva ricevuto un’offerta imperdibile: volo a/r per Parigi a soli 89 euro per persona, proprio nei giorni a cavallo con la festa di San Valentino.
Detto, fatto.
Eccoci qui, armati solo di trolley pronti a partire per l’ennesima scorribanda in una capitale europea. Partenza dall’aeroporto Marco Polo di Venezia sabato 12 febbraio alle 7.00. Scongiurato il pericolo nebbia, alle 4.45 partiamo con la nostra macchina e raggiungiamo Tessera.
Abbiamo prenotato il park con servizio navetta gratuito che con una calma quasi eccessiva, al suono di un’allegra mazurca ci porta giusto davanti al terminal partenze dove non avendo bagagli per la stiva accediamo direttamente all’imbarco avendo già fatto il check-in on-line, comodo! Niente storie per i bagagli nonostante i controlli siano molto rigorosi, ti fanno togliere anche le scarpe (magari evitate il calzino con le Kitty sotto gli stivali).
L’aereo è puntuale, comodo e confortevole, il gentilissimo staff ci serve anche una piccola colazione, il volo passa veloce e tranquillo e all’orario in cui solitamente suona la sveglia eccoci già arrivati in terra parigina.
L’aeroporto Charles de Gaulle è immenso, ma con ottime indicazioni ed è facile trovare subito la stazione della rer che ci porterà in città con un costo di 8.20 a biglietto. La nostra fermata è Notre-Dame st.Michel che sbuca proprio di fronte alla splendida cattedrale, dalla quale raggiungiamo facilmente a piedi l’albergo che abbiamo prenotato on-line.
L’hotel “home latin” si trova proprio al centro del quartiere latino, è semplice, ma di quello che serve non manca nulla, compreso un comodo servizio di deposito bagagli del quale usufruiamo cosicché la nostra visita alla città possa avere inizio. Siamo talmente vicini al centro e all’ile de la citè che decidiamo nonostante il tempo grigietto e piovigginoso di iniziare a girare a piedi.
Sfoderata la nostra Lonely Planet e la piantina della città ci avviamo verso “Nostra Signora“.
Imponente e maestosa svetta sulla piazza, c’è tanto movimento, ma riusciamo ad entrare senza problemi per ammirare le coloratissime vetrate; ci piacerebbe salire tra le guglie per vedere il panorama ma la coda fa il giro dell’isolato e il freddo pungente ci fa demordere.
Proseguiamo verso il quartiere di “les Halles” con l’intento di raggiungere il “centre Pompidou“, ma la fame si fa sentire e nonostante la dieta ci infiliamo in un mc donald’s per una veloce ed economica “caesar salad”.
Rinfocillati visitiamo il centre Pompidou che ospita numerose mostre di artisti contemporanei e non, peccato per la fontana con i giochi d’acqua che spenta fa un’effetto un pò decadente, ma come scopriremo poi quasi tutte le fontane della città sono spente per il freddo.
Tornando verso il quartiere latino intravvediamo lei, la mitica torre, che tutta illuminata padroneggia sopra la città, non ci sembra così lontana e decidiamo di raggiungerla ancora una volta a piedi seguendo il lungo Senna,….visionari!
Ignorando che quell’enorme e stupendo palazzo alla nostra destra fosse in realtà uno dei più famosi musei del mondo proseguiamo per un po’ fino a renderci conto che la Tour Eiffel non è poi così vicina, così ci facciamo tentare dall’ingresso del metrò, siamo a solferino, 1.70 di biglietto acquistato dopo aver capito il funzionamento delle macchinette automatiche, qualche cambio di linea e in una decina di minuti eccoci sbucare quasi sotto la torre.
Qualche foto e stremati ritorniamo, in metrò, verso il quartiere latino dove ci infiliamo nel primo kebab (greco) che incontriamo per sfamarci visto l’orario tardo, ma tanto qui pullula di gente e sembra giorno. Stanchi ma felici torniamo in hotel dove una bella dormita è quello che ci serve per affrontare il nostro secondo giorno a Paris.