Dopo aver preso confidenza con i primi vulcani Islandesi, domenica 12 agosto 2012 ci organizziamo per esplorare il lago Mývatn, il quarto più grande del paese.
La nostra giornata inizia visitando la zona di Namaskard, un’area caratterizzata da soffioni e pozze di fango ribollenti.
Appena arrivati percepiamo un grande calore proveniente dal sottosuolo, accompagnato da un odore abbastanza sgradevole, per intenderci: un odore simile a quello delle uova marce.
Con una passeggiata attorno a queste pozze ci ambientiamo, ma rimaniamo affascinati da un paesaggio insolito, che sprigiona il calore proveniente dal nucleo del nostro pianeta. Scattiamo un po’ di foto ricordo e ci dirigiamo verso la zona di Leirhnjúkur, vicino alla vasta area vulcanica Krafla.
Qui sorge anche la centrale geotermica, che grazie al calore di Krafla, riesce a produrre energia. Delle tubature che scendono fino a 30 metri di profondità vengono pescati vapore e acqua; successivamente il calore viene distribuito ad altri turbi temoisolanti provvisti di gomiti a 90 gradi per diminuire la pressione.
Ovviamente la centrale non è priva di pericoli e in caso di codice rosso, scatta un allarme che permette agli operai e agli impavidi visitatori, di sgomberare l’area con un margine di 15 minuti.
Il nostro itinerario prosegue con una bella passeggiata sopra questo vulcano, a dir la verità non senza qualche preoccupazione, considerato che si tratta di una delle aree vulcaniche più attive nel mondo e con un’ampiezza di oltre 10 chilometri. Il cratere centrale a forma di cono si chiama Víti, ovvero inferno e allo stato attuale contiene un laghetto di acqua tiepida.
Saliamo anche sull’antico cratere di Hverfell, dal quale possiamo ammirare un fantastico panorama sul lago. Visitiamo inoltre la fessura di Grotaja una zona caratterizzata da pozze di acqua bollente.
Nel pomeriggio si riparte e attraversando valli verdi e profondi fiordi, arriviamo alla splendida cascata di Goðafoss, detta anche la cascata “degli dei“. Alla sera il dolce scrosciare dell’acqua ci fa addormentare per essere più riposati che mai il giorno successivo.