Nel corso dell’ultimo Black Friday ho ceduto alla tentazione. Dopo essere stato travolto da centinaia di email di super offerte, di messaggi pubblicitari alla radio e di banner promozionali in ogni pixel del web, ho approfittato di una super offerta di Ryanair. Ho acquistato un volo andata e ritorno per Oslo, con partenza da Bergamo per una cifra veramente insignificante.
Ovviamente la data del volo non poteva essere in un periodo di alta stagione, infatti il periodo della strepitosa offerta coincideva con la metà di gennaio, nonché con il lunedì più triste dell’anno: il blue monday; che in questo 2018, si è “celebrato” proprio il 15 gennaio.
In compagnia di altri 3 amici, sono andato in Norvegia con l’obiettivo di visitarla sia guidando un’auto a noleggio sia sciando con gli sci da fondo.
Le previsioni meteo alla nostra partenza non erano delle più incoraggianti. La previsione migliore indicava cielo nuvoloso o coperto, mentre la peggiore prevedeva: tempesta di neve. Sicuramente le condizioni “ideali” per guidare e per sciare.
Atterrati all’aeroporto di Torp (l’aeroporto di destinazione di Ryanair, vicino Oslo) ci rechiamo al noleggio auto. Per noi è riservata una bella Golf già ammaccata che per 4 giorni ci scorazzerà in giro per la Norvegia. Appena saliamo in macchina decidiamo la destinazione: Geilo, la città della neve, dalla quale prevediamo di andare a Bergen il giorno successivo.
Il viaggio è iniziato nel migliore dei modi, musica norvegese a palla e strade pulite. All’ora di pranzo ci fermiamo in un supermercato a far provviste di cibo e di birre, ma qui: la prima brutta sorpresa. In Norvegia i supermercati non possono vendere alcolici di domenica! Uno shock duro da affrontare, perciò ci rintaniamo nella prima tavola calda di fronte. Mangiare a buffet e ordiniamo una bionda media a testa: conto da 160€ in quattro, non dovuto alla quantità di birra, ma ai prezzi stratosferici della Norvegia.
Ripartiamo dal pranzo e, dalla prima “pelata” norvegese. Mi metto alla guida con il sedile che mi massaggia la schiena. Il meteo sembra non voler smentire le previsioni, così inizia a nevicare. I miei compagni di viaggio assopiti dall’abbiocco post prandiale, mi abbandonano per entrare nel mondo di Morfeo.
La tempesta di neve non tarda ad arrivare e per tenermi sveglio, oltre che sull’attenti, spengo la pessima musica norvegese e mi metto ad ascoltare musica gratis online dal mio smartphone, grazie al roaming gratuito internazionale.
Inizialmente imposto la playlist di musica per guidare, abbastanza tranquilla e rilassante, ma fuori dal mio genere e soprattutto non indicata per farmi restare attento alla strada imbiancata, con un salmone che “nuota” nel mio stomaco.
Questo tipo di playlist la consiglio per il classico viaggio on-the-road, dove è possibile ammirare il panorama e godersi appieno il viaggio con un sottofondo mai troppo esagerato.
Così decido di attivare la mia playlist d’emergenza personale, creata per situazioni di abbiocco come questa. Alzo il volume ed entrano in scena artisti come gli AC/DC con “Highway to hell”, mai canzone più azzeccata in questo momento.
Quasi giunti a destinazione, ci rendiamo conto che andare a Bergen sarebbe un po’ azzardato, poiché al ritorno ci sarebbero oltre 7 ore di auto, condizioni climatiche permettendo.
Arrivati a Geilo, andiamo a ristorarci con una birra al pub del paese. La cittadina è molto piccola ed essendo un periodo di bassa stagione, gli avventori del locale si possono contare sulle dita di una mano. Scambiamo quattro chiacchiere e giochiamo anche a scacchi. Il conto delle birre? 8,70€ per birra media!
Il giorno successivo noleggiamo gli sci da fondo e, sotto la consueta nevicata, ci facciamo il giro del lago di Geilo. Nei 10km di sciata incontriamo persone a passeggio con gli sci e il cane al guinzaglio. Da noi la passeggiata viene fatta a piedi, invece in Norvegia con un paio di sci ai piedi.
Anche il giorno successivo facciamo un’escursione con gli sci da fondo sotto l’immancabile nevicata. Le piste sono praticamente invisibili e a farci compagnia c’è un alce in mezzo al bosco.
Per tornare alla macchina, invece di seguire il sentiero, ci mettiamo a sciare per la strada, tanto la neve copre completamente l’asfalto.
Il nostro tempo a Geilo è terminato. Ci rimettiamo in auto con destinazione Oslo.
Il panorama invernale della Norvegia è abbastanza monotono: un pesante cielo grigio sovrasta il paesaggio completamente imbiancato. Sempre.
Ad attenderci a Oslo c’è il caos dovuto a due giorni di neve incessante (così ci ha riferito un italiano che vive nella capitale norvegese). Le auto parcheggiate sono sommerse dalla neve e facciamo fatica a trovare un parcheggio.
Alla sera facciamo un giro per la città, mentre l’ultimo nostro giorno nel paese scandinavo lo trascorriamo al Museo Munch prima e, al museo nazionale di arte, architettura e design, dove abbiamo l’opportunità di ammirare L’Urlo: il famoso dipinto di Munch.
Alla sera stanchi, ma felici, rientriamo in Italia con il volo per Bergamo.