Dopo i primi tre giorni intensi, arriva anche l’ultima mattina a Berlino, che inizia con trolley e bagagli a mano al seguito. Ci troviamo con il nostro nipotino, guida e assistente tutto fare, al consueto ritrovo in Alexander Platz.
Partiamo alla volta dell’ufficio dove lavora per “il deposito bagagli” e ritorniamo ad Alexander Platz per la tanto desiderata visita alla Fernsehturm (torre della televisione).
Il tempo di attesa stimato, prima di salire, è intorno all’ora e mezza, ma decidiamo di aspettare, sfruttando il tempo a disposizione per visitare la mostra all’aperto sul muro di Berlino e documentarci sul cambiamento avvenuto in città negli ultimi 20 anni. Grazie al servizio via sms veniamo avvisati quando mancano 20 minuti al nostro turno per salire sulla torre. L’ascensore per salire e scendere dai suoi 200 metri è molto veloce e in un batter d’occhio ci ritroviamo in cima, dove il panorama della città è semplicemente spettacolare.
Una volta scesi torniamo a visitare Alexander Platz e ancora una volta gustiamo l’oramai consueto pranzo a base di currywurst e birra Berliner.
Ci concediamo l’ultimo giro di shopping a Berlino, nei suoi convenienti e rifornitissimi negozi. Non ci facciamo mancare una tappa allo Starbucks, dove sorseggiando una strana bevanda più trendy che buona, approfittiamo del wi-fi gratuito per aggiornare i nostri status su facebook.
Oramai manca poco all’uscita dal lavoro di nostro nipote, perciò andiamo a raggiungerlo nella Stadmitte per recuperare la valigia e i bagagli a mano. Nel trasferimento, ne approfittiamo per visitare il Check Point Charlie dove abbiamo modo di vedere, come al giorno d’oggi, siano scomparse le divisioni e la città si è completamente fusa, rimescolando la folla di curiosi e turisti alla vita quotidiana dei berlinesi.
Il nostro viaggio si avvia al termine. Risaliamo negli oramai familiari mezzi e ci avviamo verso l’aeroporto non senza farci prima tentare da una nuova esperienza culinaria. Ci concediamo una sosta a un asian take away per una cena al volo.
Usufruendo dell’imbarco prioritario Ryanair saliamo sull’aereo per primi, decidiamo di accettare il suggerimento della nostra guida e andiamo a sederci sui posti vicino alle uscite di sicurezza. Questi posti, infatti, risultano essere più larghi, ma per normativa, non si può tenere nulla vicino a se. Il volo risulta essere piacevole e l’atterraggio tranquillo.
Stanchi, ma decisamente soddisfatti per aver visitato Berlino e nostro nipote, compiamo l’ultima missione da Bergamo a casa, rapiti dalla bellezza e dall’energia di una città che inaspettatamente ci ha preso un pezzo di cuore e dove vogliamo tornare appena possibile.