Nella settimana tappa, il 9 luglio, ripartiamo a malincuore, per aver lasciato un posto bellissimo e ci dirigiamo verso Arbus.
In questo comune ci concediamo una pausa per visitare il museo del coltello Sardo, dove abbiamo potuto ammirare il coltello più grande del mondo, entrato nel Guiness dei primati nel 2001. Le sue caratteristiche sono impressionanti; il suo peso è di 295 Kg e la lunghezza è di ben 4,85 metri.
Abbiamo visto i vecchi edifici delle miniere di Ingurtosu che si possono visitare con tanto di museo, dopodiché proseguito con il nostro itinerario verso Barumini, passando per i vari paesetti dell’entroterra del Medio Campidano: Guspini, S.Gavino, Monreale, Villamar e siamo arrivati dove si trova la Reggia nuragica più grande del mondo: “Su Nuraxi”, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
La prima costruzione risale al 1450 a.C., è stata modificata e ampliata nel corso dei secoli, sino a raggiungere le dimensioni attuali. La forma è troncoconica costruita su un impianto rigorosamente circolare, impiegando grossi blocchi di pietra a secco senza l’ausilio di malte leganti. È stata frequentata per circa 1200 anni, sino al 300 a.C. Ai suoi piedi sono visibili i resti di un villaggio nel quale si distinguono diverse capanne tra le quali molto interessanti quelle che conservano tracce di forni, di sedili in pietra e una vasca.
Si rimane molto colpiti da queste architetture complesse e perfette, mirabili esempi di abilità costruttiva e di organizzazione politica e sociale. Sono stati ritrovati anche molti reperti ancora in fase di studio, che restituiscono un quadro ancora più definito delle attività quotidiane sia quelle produttive, esclusive di un’economia prevalentemente agricola e pastorale, ma ancora legata alla pratica della caccia e della raccolta.
A lato si può vedere il Castello di Las Plassas, edificato sopra una collina perfettamente conica da sembrare artificiale, che faceva parte della cinta difensiva del Giudicato di Arborea .
La temperatura al nostro arrivo era di 38°C, con un venticello che sembrava un fon acceso.
Finita la visita ci siamo diretti verso il parco della Giara di Gesturi, di 45 Km quadrati di estensione, che si erge tra le colline della Marmilla con un’altezza tra i 500 e 600 metri.
Dopo una passeggiata di circa 2km, in mezzo a una foresta di querce da sughero e da una natura incontaminata, siamo arrivati ad uno dei tanti laghetti stagionali: i “Paulis”, dove finalmente abbiamo potuto vedere gli ultimi famosi cavallini selvaggi (is quaddedus) che esistono in Europa. Hanno una folta criniera degli occhi a mandorla e il mantello baio scuro o morello. Sembra siano stati importati dai cartaginesi nel 7° secolo a.C. dalla Numidia. È stato bello ed emozionante poterli avvicinare fino a 1-2 metri, erano tranquillissimi.
Per concludere questa tappa, abbiamo dormito nell’area sosta di Tuili, grazioso centro storico con la chiesa di San Pietro che custodisce il Retabolo del Maestro di Castelsardo, considerato il capolavoro del 500 in Sardegna.
Presso l’area sosta si può richiedere anche la guida per il parco e per una notte con scarico e acqua si pagano 6 euro.