L’ottava tappa inizia con un altro spostamento, il 10 luglio siamo ripartiti con destinazione mare.
Abbiamo attraversato i paesi interni della Sardegna: Serri, Nurri, Sadali, Sevi, Ussassai, Gairo. Ci siamo fermati a pranzare in una frazione di Gairo sotto una bellissima pineta, con barbecue, tavoli, campi da gioco, tutto nuovo e mai usato, in stato di abbandono (peccato). Il cartello del paese era tempestato da buchi da arma da fuoco e dai lati erano appesi due teschi di mucca, molto strano e inquietante.
Durante il percorso in strade tutte percorribili e con traffico pressoché inesistente, abbiamo potuto ammirare dei paesaggi stupendi, un alternarsi di rocce altissime, macchia mediterranea, pini, coltivazioni di vigneti, costeggiando il lago di Flumendosa, abbiamo addirittura avuto la fortuna di avvistare il falco pellegrino.
Arrivati a Gairo Vecchio siamo stati assaliti da un senso di inquietudine e disagio, in quanto, davanti ai nostri occhi avevamo di fronte un paese fantasma, completamente disabitato, case tutte diroccate.
Poi abbiamo scoperto che era stato ricostruito più avanti a causa del terreno franante: Gairo Nuovo.
Arrivati, con un caldo terribile, a Tortoli spiaggia Cea, verso sera nell’area attrezzata per camper, siamo subito corsi a fare un bel bagno nella bella baia con sabbia bianchissima circondata dalle famose rocce rosse.
Siamo rimasti solo 2 notti, perché il posto era per noi troppo affollato.
Infatti il 12 luglio, percorrendo pochi chilometri siamo giunti nella bella spiaggia di Orrì, dove abbiamo ritrovato come 18 anni fa, la caratteristica sabbia con riflessi dorati, simili a tante piccole pepite d’oro.
In questo modo giunge al termine anche l’ottava tappa del nostro itinerario della vacanza in Sardegna.