Il 16 agosto 2012 partiamo dal campeggio di Þingvellir e prendendo la strada 365 ci dirigiamo verso la più famosa attrazione islandese: i Geyser.
Arrivati, siamo tutti euforici e ci precipitiamo ai bordi del geyser Strokkur, che senza alcuna timidezza per l’arrivo di nuovi curiosoni, esplode, provocando un getto di vapore alto ben 30 metri ad una temperatura compresa tra gli 80 e i 100 gradi. È stata un’esperienza molto emozionante.
Questi getti, esplodono circa ogni 5-8 minuti e possono variare da 1 a 3 in rapida successione.
Siamo letteralmente incantati da questo spettacolo della natura, che regala una sensazione diversa ad ogni getto. Vorremmo restare a guardare i Geyser per tutto il giorno, ma il viaggio è ancora lungo e altri capolavori ci aspettano
Ci dirigiamo quindi alle cascate di Gullfoss.
Strada facendo, incontriamo moltissimi cavallini guidati da fantini. La particolarità di questi cavallini alti 1 metro e 30, è che utilizzano un quinto passo per camminare, cioè appoggiano solo 1 piede alla volta, mentre gli altri 3 sono sollevati, infatti il fantino sembra quasi fermo.
A causa del clima non proprio ospitale, sono molto forti e sono molto richiesti soprattutto in America, per questo motivo in Islanda esistono molti allevamenti.
Arrivati alla cascata Gullfoss, soprannominata “La regina di tutte le cascate islandesi” siamo rimasti, per l’ennesima volta, incantati da questa meraviglia della natura per la teatralità, la bellezza e i giochi di luce del suo doppio salto con tanto di arcobaleno.
La cascata è alimentata dalle acque tumultuose del fiume Hvítá, che compie due salti rispettivamente di 11 e 21 metri di altezza per poi proseguire in una stretta e profonda gola.
Grazie a dei sentieri, è visitabile sia nella parte superiore che in quella frontale.
Gullfoss, assieme a Þingvellir e ai Geyser, fa parte del cosidetto “Golden Circle” (circolo d’oro), cioè l’insieme delle attrazioni naturalistiche più note e visitate d’Islanda.
Pernottamento per la sera nel campeggio a Selfoss, il più grande centro della costa meridionale.
Appena sistemati con il camper e subito dopo aver aperto la porta, ho ricevuto una simpatica ed educata visita dal cagnolino del campeggio, che gentilmente è venuto a darmi il benvenuto porgendomi la zampa.